Descrizione

«L'assurdo è che lui, a ottant'anni, ha ancora voglia di combattere le ingiustizie mentre noi ci siamo spenti».

Il caìgo, impalpabile barriera di strano fumo freddo, avvolge le terre venete nella stagione invernale o la laguna di prima mattina. Che riduca la visibilità è evidente, che penetri nelle ossa pure. Cosa nasconda, invece, è lasciato all'immaginazione, appartiene alla sfera personale e soggettiva di ognuno di noi. Niente certezze, nessun approdo sicuro in mezzo al caìgo, solo la speranza che l'incognito si diradi e spunti presto il sole. È ciò che accade a Eraldo, vecchio maestro d'ascia veneziano, che finendo in un caìgo fitto perde la strada, o meglio la rotta, che lui stesso aveva tracciato ma che non riconosce più. Finirà negli anni Cinquanta e dovrà adempiere, su ordine di Togliatti, a una missione in difesa della Repubblica. Per farlo, attraverserà l'Italia e le epoche in compagnia di personaggi quasi onirici, in un improbabile viaggio verso Roma